Molveno, ai piedi delle Dolomiti di Brenta, incontra la grande storia in più occasioni, come testimoniano i Fortini di Napoleone, fortificazioni e trincee settecentesche riutilizzate durante la Prima Guerra Mondiale.
Sull'attuale percorso del giro lago fa bella mostra di sè il Ponte Romano di Mezzolago. Si trova nella parte conosciuta come Strada dei Marocchi, antica via romana ripristinata nel 1265 dal conte del Tirolo Mainardo II nell'intento di impadronirsi delle Giudicarie.
Dall'antico percorso venne la minaccia dell'invasione napoleonica nel XVIII sec. che si cercò di arginare con delle fortificazioni, note come Fortini di Napoleone.
Le prime fortificazioni presenti, in realtà, vennero realizzate sul dosso di Mezzolago e consistono in trincee realizzate nell'agosto del 1703, nell'ambito della Guerra di successione spagnola contro i francesi da sud.
Altre fortificazioni, di maggior rilievo, vennero realizzate tra il 1796 ed il 1801 per contrastare le invasioni dell'esercito napoleonico che, nel corso delle tre incursioni in Trentino, per ben due volte passò per Molveno.
( Fonte: S.Girardi, Molveno preziosa perla..., Seiser, Trento, 1990)
Questo fatto spinse il comando dell'esercito e le autorità locali a realizzare delle fortificazioni sul passo verso la Val di Non. Vennero così realizzati quattro fortilizi ancora oggi esistenti ed aventi il nome di Dos Corno, Sella di Mezzolago, Baita Fortini e Forte Alto, tutti iniziati contemporaneamente nel luglio del 1805 e terminati nel novembre di quello stesso anno. Oltre alle costruzioni venne sfruttata una naturale caverna nella roccia alla quale vennero agganciate delle trincee artificiali.
I forti vennero successivamente restaurati ed utilizzati come postazioni d'artiglieria e alloggio per una compagnia e mezza di fanteria (400 uomini circa), durante la Prima guerra mondiale quando l'esercito austriaco decise di inserire Molveno nella linea difensiva "Trento-Predazzo".
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